Nel
vivace dibattito suscitato dall’"Amoris laetitia", i più severi critici
«conservatori» di papa Francesco finiscono per trovarsi d’accordo con i suoi più
entusiasti sostenitori «progressisti»: entrambi, da punti di vista opposti, considerano
infatti il papa argentino un rivoluzionario che ha modificato la dottrina tradizionale
della Chiesa, introducendo la dirompente novità del primato della coscienza individuale
sulle norme morali oggettive insegnate dal magistero ecclesiastico. Attraverso un’analisi
teologico-morale dei passaggi più importanti del capitolo VIII del documento pontificio
e delle principali interpretazioni che ne sono state date, questo saggio dimostra
che non è così. L’"Amoris laetitia" è in piena continuità con il magistero
dei papi precedenti, anche là dove apre la possibilità, «in certi casi», di ammettere
i divorziati risposati ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia. Lo
scopo di questo libro è dunque di mostrare che il pluralismo pastorale non sfocia,
necessariamente, nel relativismo dottrinale e che la decisione di concedere i sacramenti
a chi si trova in una situazione «oggettiva» di peccato non esclude che, in altri
casi, si possa altrettanto legittimamente decidere di non concederli.
CARATTERISTICHE
Editore:EDB
Collana:Etica
teologica oggi
Data
di Pubblicazione:ottobre 2018
EAN:9788810406243
Pagine:112
Peso:
Gr.186
Dimensioni:Cm.14×21
Formato:brossura